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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Ambiente in genere.Approvvigionamento delle materie prime critiche di interesse strategico

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Corte Costituzionale
Pubblicato: 04 Agosto 2025
Visite: 863

Corte costituzionale n. 136 del 28 luglio 2025
Oggetto: Ambiente - Energia - Approvvigionamento delle materie prime critiche di interesse strategico e necessità di garantire sul territorio nazionale il raggiungimento degli obiettivi di cui al Regolamento (UE) 2024/1252 - Previsioni che stabiliscono criteri uniformi per assicurare la tempestiva ed efficace realizzazione dei progetti strategici - Presentazione presso la Commissione europea di una domanda di riconoscimento del carattere strategico di un progetto di estrazione, trasformazione o riciclaggio delle materie prime strategiche, da attuare sul territorio nazionale - Pronunciamento da parte del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE) integrato dal Ministro della difesa, dall'Autorità delegata di cui all'art. 3 della legge n. 124 del 2007, ove istituita, e dal Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, sulla sussistenza di eventuali motivi ostativi entro sessanta giorni dalla trasmissione del progetto da parte della Commissione europea - Adozione, nel caso di progetti sulla terraferma, della determinazione del CITE sentita la Regione interessata - Misure di coordinamento

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Urbanistica.Demolizione di un immobile abusivo oggetto di sequestro penale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 01 Agosto 2025
Visite: 1019

Consiglio di Stato Sez. VII n. 4978 del 9 giugno 2025
Urbanistica.Demolizione di un immobile abusivo oggetto di sequestro penale

In materia di rapporti tra demolizione in sede amministrativa e sequestro penale la prima non è impedita dal secondo: i due provvedimenti possono coesistere sul piano giuridico. Un conflitto si pone invece sul piano degli effetti giuridici, ma esso è destinato a risolversi nel senso che il sequestro penale ha attitudine ad inibire temporaneamente l’efficacia del provvedimento amministrativo repressivo, la quale è destinata a riespandersi, con le relative conseguenze ex art. 31 del testo unico dell’edilizia in caso di inottemperanza, solo una volta che il primo sia cessato. 

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Beni culturali.Prescrizioni di tutela indiretta

Dettagli
Categoria principale: Beni Culturali
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 31 Luglio 2025
Visite: 1064

Consiglio di Stato Sez. VI n. 5700 del 2 luglio 2025
Beni culturali.Prescrizioni di tutela indiretta

Le prescrizioni di tutela indiretta previste dall'art. 45 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, (nel quale è rifluita, con espressioni letterali largamente coincidenti, la fattispecie sostanziale disciplinata dapprima all'art. 21 della l. n. 1089 del 1939 e poi all'art. 49 del d.lgs. n. 490 del 1999) hanno la funzione di completamento pertinenziale della visione e della fruizione dell'immobile principale (gravato da vincolo "diretto"). Tale tipologia di vincolo integra quindi un limite apponibile al diritto di proprietà sulla base di apprezzamenti rimessi all'autorità amministrativa competente, sia pure da contenersi secondo criteri di ragionevolezza e proporzionalità. L'Amministrazione, in particolare, "ha facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro" (art. 45 del d.lgs. n. 42 del 2004). Il vincolo indiretto concerne la c.d. cornice ambientale di un bene culturale. Ne deriva che non è il solo bene in sé a costituire oggetto della tutela, ma l'intero ambiente potenzialmente interagente con il valore culturale, che può richiedere una conservazione particolare. In questo senso il canone di verifica del corretto esercizio del potere deve avvenire secondo un criterio di congruenza, ragionevolezza e proporzionalità. Tali criteri sono tra loro strettamente connessi e si specificano nel conseguimento di un punto di equilibrio identificabile nella corretta funzionalità dell'esercizio del potere che deve essere congruo e rapportato allo scopo legale per cui è previsto. I valori tutelati dalla norma citata hanno carattere ambivalente ed investono l'ambito territoriale interessato nel loro insieme in ragione della peculiarità dei beni da tutelare, con la conseguenza che il vincolo indiretto può essere apposto per consentire di comprendere l'importanza dei luoghi in cui gli immobili tutelati dal vincolo diretto si inseriscono mediante la loro conservazione pressoché integrale: ecco perché la tutela prevista dall'art. 45 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 comprende tanto una tutela della luce, della cornice e del decoro verso l'immobile oggetto di tutela diretta quanto la salvaguardia degli scorci, degli equilibri prospettici e delle visuali godibili anche dall'immobile stesso.

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Sviluppo sostenibile.La nozione di “area idonea” tra disciplina statale e normativa regionale

Dettagli
Categoria principale: Sviluppo sostenibile
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 31 Luglio 2025
Visite: 2391

La nozione di “area idonea” tra disciplina statale e normativa regionale (nota a T.a.r. Veneto, 18 dicembre 2024, n. 2997)

di Clara SILVANO

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Rifiuti.Inquinamento e responsabilità

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 30 Luglio 2025
Visite: 1051

Consiglio di Stato Sez. VII n. 5734 del 2 luglio 2025 
Rifiuti.Inquinamento e responsabilità

In via generale, l'ordinamento comunitario non vieta agli Stati di introdurre una responsabilità presunta e solidale del proprietario che abbia concesso in locazione un immobile dove si sia verificata la dispersione di rifiuti e di inquinamenti. L'unico limite è che la presunzione sia relativa, e dunque consenta la prova contraria. Nell'ordinamento nazionale è stata seguita una diversa impostazione, che richiede la prova del comportamento doloso o colposo del proprietario come condizione per imporre l'obbligo della rimozione dei rifiuti abbandonati. Vi sono, però, anche delle norme di segno opposto, che tutelano interessi pubblici superiori. In particolare, al proprietario incolpevole può essere chiesto di adottare le misure di prevenzione necessarie a impedire la diffusione della contaminazione (art. 245 comma 2, d.lgs. 152/2006). Questa seconda norma, che codifica una fattispecie di responsabilità del custode dell'immobile ex art. 2051 c.c., restringe in misura sostanziale la portata della prima. Il proprietario, infatti, pur essendo esonerato dalla rimozione dei rifiuti in quanto non responsabile dell'abbandono degli stessi, potrebbe essere coinvolto qualora la rimozione fosse necessaria per impedire la diffusione della contaminazione. 

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Ambiente in genere.Giurisdizione in tema di azioni climatiche strategiche

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Cassazione Civile
Pubblicato: 29 Luglio 2025
Visite: 857

Cass. civ. S.U. n. 20381 del 21 luglio 2025
Pres. Cirillo Est. Mercolino Ric. Greenpeace ed altri c. Eni spa ed altri
Ambiente in genere.Giurisdizione in tema di azioni climatiche strategiche

Regolamento di giurisdizione presentato da Greenpeace O.N.L.U.S. e altre parti relativamente a questione concernente responsabilità legate al cambiamento climatico (segnalazione Avv. M. Ceruti)

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  • Rifiuti.Rapporti tra procedimento penale e amministrativo
  • Urbanistica.Demolizione e ricostruzione
  • Acque.Raccolta di acque di origine pluviale
  • Danno ambientale.Natura solidale della responsabilità
  • Urbanistica.Individuazione dell'immobile da demolire
  • Urbanistica.Condono in aree vincolate
  • Urbanistica.La doppia conformità riguarda anche le norme tecniche
  • Ecodelitti.Delitto di cui all'art.452-quaterdecies c.p. e competenza territoriale
  • Urbanistica.Altezze degli edifici
  • Urbanistica.Art. 41-quinquies Legge 1150/42

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