Beni culturali.Reato di impossessamento di beni culturali ed udienza preliminare
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Cass. Sez. III n. 28144 del 15 luglio 2024 (CC 10 giu 2024)
Pres. Sarno Est. Giorgianni Ric. PM in proc. Di Febo
Beni culturali.Reato di impossessamento di beni culturali ed udienza preliminare
Non è abnorme l'ordinanza con cui il Tribunale, in sede di udienza predibattimentale ex art. 554-bis cod. proc. pen., nell’ambito di un procedimento avente a oggetto il reato ex art. 176 del d.lgs. n. 42 del 2004, ha disposto la restituzione degli atti al P.M. per quanto di competenza, rilevando che l’art. 176 d.lgs. n. 42/2004 era stato abrogato ed era confluito nell’art. 518-bis, comma 1, cod. pen., fattispecie per la quale è oggi prevista l’udienza preliminare, e che non vi era stata, da parte del pubblico ministero, una definizione giuridica in termini corrispondenti a quanto emergente dagli atti.
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Caccia e animali.Divieto di caccia al lupo
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Corte di Giustizia (Prima Sezione) 11 luglio 2024
«Rinvio pregiudiziale – Validità ed interpretazione – Conservazione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche – Direttiva 92/43/CEE – Articolo 12, paragrafo 1 – Regime di rigorosa tutela di talune specie animali – Allegato IV – Canis lupus (lupo) – Parità di trattamento degli Stati membri – Articolo 16, paragrafo 1 – Autorizzazione nazionale al prelievo di un esemplare di animale selvatico della specie canis lupus – Valutazione dello stato di conservazione delle popolazioni della specie interessata – Portata geografica – Determinazione del danno – Soluzione valida alternativa»
Acque.Natura del servizio idrico integrato
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TAR Lazio (RM) Sez. I n. 11922 del 12 giugno 2024
Acque.Natura del servizio idrico integrato
Anche e soprattutto in forza del diritto eurounitario, v. art. 106 Tfue – la fornitura del servizio idrico rientri pacificamente tra i servizî economici: difatti, la prestazione del servizio – quand’anche esso abbia ad oggetto un bene di uso essenziale per la vita umana (al pari dell’energia elettrica e del gas) – avviene per mezzo di una negoziazione in un mercato regolamentato (dall’Arera). Peraltro, proprio la regolamentazione di settore garantisce, da un lato, la qualità del servizio e, dall’altro, l’economicità della gestione. Considerata la natura economica del servizio idrico integrato, ne consegue che il relativo gestore assuma la veste di professionista ai fini di applicazione del codice del consumo: ciò indipendentemente dalla natura pubblica o privata di quest’ultimo. Diversamente opinando, si creerebbe una manifesta (e ingiustificata) disparità di trattamento in base al soggetto fornitore del servizio, riducendo le tutele approntate dalla legge in favore dei consumatori.
Rifiuti.I possibili tipi di compostaggio
I possibili tipi di compostaggio
di Mauro SANNA
Caccia e animali.E’ incostituzionale l’apertura con legge della caccia alla Tortora selvatica all’1 settembre
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E’ incostituzionale l’apertura con legge della caccia alla Tortora selvatica all’1 settembre
di Stefano DELIPERI
Beni ambientali.Natura reale delle sanzioni
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Consiglio di Stato Sez. VII n. 4946 del 3 giugno 2024
Beni ambientali.Natura reale delle sanzioni
L'art. 167 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 prevede la sanzione pecuniaria come alternativa alla sanzione di carattere reale della rimozione dell'opera realizzata senza autorizzazione paesaggistica, rimettendo la scelta tra le due all'amministrazione preposta alla tutela del vincolo. Dunque, la sanzione è delineata non come mera sanzione pecuniaria, ma come sanzione riparatoria alternativa al ripristino dello status quo ante; proprio in funzione della sua natura di carattere ripristinatoria alternativa alla demolizione viene ragguagliata "al pagamento di una somma equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito mediante la trasgressione" e, in base all'art. 167 del D.Lgs. n. 42 del 2004, le somme "sono utilizzate per finalità di salvaguardia, interventi di recupero dei valori ambientali e di riqualificazione delle aree degradate". Pertanto, come in generale per le sanzioni pecuniarie in materia edilizia, tali sanzioni pecuniarie non hanno carattere punitivo, con la conseguenza che sono sottratte al principio della responsabilità personale dell'autore della violazione, di cui alla L. n. 24 novembre 1981, n. 689. Tale sanzione, pur se di carattere pecuniario, partecipa della medesima natura di ricomposizione dell'ordine urbanistico della legalità violata e di soddisfazione del prevalente interesse pubblico all'ordinato assetto del territorio. Il potere di irrogare le sanzioni cui all'art. 167 d.lgs. n. 42/2004, è posto a presidio dell'interesse pubblico di rango costituzionale alla preservazione del paesaggio ed è esercitabile finché perdura l'illecito, che ha natura permanente e cessa soltanto con la rimessione in pristino o con il pagamento della sanzione irrogata. Quindi tale illecito, stante il suo carattere permanente, è soggetto all’imprescrittibile potere repressivo sanzionatorio dell’amministrazione preposta alla gestione del vincolo e quindi dotata di un potere autoritativo che nel vigente sistema si considera esercitabile in ogni tempo e senza necessità di motivazione in ordine al ritardo. Ne consegue che l’illecito amministrativo permanente cesserà solo con il ripristino dei luoghi (ad opera del trasgressore o d’ufficio) oppure nei casi di accertata compatibilità paesistica con l’irrogazione e il pagamento della specifica sanzione risarcitoria, per cui, nel caso concreto il potere sanzionatorio non era prescritto.
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