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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Rifiuti.Interventi di messa in sicurezza bonifica e ripristino

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 06 Dicembre 2019
Visite: 2895

TRGA Trentino A.A: Sez, unica n. 154 del 15 novembre 2019
Rifiuti.Interventi di messa in sicurezza bonifica e ripristino  

La differente disciplina individuata dagli articoli 242 e  ss. dlv 152\2006 - ossia la previsione dell’obbligo di porre in essere le suddette procedure operative e amministrative in capo responsabile dell’inquinamento, da un lato, e la previsione di una mera facoltà di porre in essere tali procedure in capo agli altri soggetti interessati, ivi compreso il proprietario o il gestore dell’area, non responsabili dell’inquinamento, cui è imposto solo l’obbligo di “attuare le misure di prevenzione”, dall’altro va intesa nel senso che l’obbligo di bonifica dei siti contaminati grava sul responsabile dell’inquinamento (in base al principio “chi inquina paga”), e non sul proprietario dell’area, con la conseguenza che, una volta riscontrato un fenomeno di potenziale contaminazione, gli interventi di messa in sicurezza d’emergenza o definitiva, di bonifica, di ripristino e di ripristino ambientale possono essere imposti solo ai soggetti responsabili dell’inquinamento, ossia a coloro che abbiano causato, in tutto o in parte, la contaminazione con un comportamento, commissivo od omissivo, legato all’inquinamento da un preciso nesso di causalità.

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Caccia e animali.Caccia da natante

Dettagli
Categoria principale: Caccia e Animali
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 05 Dicembre 2019
Visite: 3023

Cass. Sez. III n. 44279 30 ottobre 2019 (Pu 22 mag 2019)
Pres. Izzo Est. Liberati Ric. Di Curti
Caccia e animali.Caccia da natante  

La configurabilità del reato di cui all’art. 30, co 1, lett. 1) legge 157\1992 è esclusa nel caso di chi esercita dal natante (o autoveicolo o aeromobile) una qualunque delle operazioni in cui si sostanzia l'attività' di caccia (spostamento sul luogo di caccia, recupero della selvaggina in acqua), integrando gli estremi del reato in esame solo la condotta di "chi dal natante compie quell'atto centrale della caccia che è lo sparo contro la selvaggina".

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Urbanistica.Natura giuridica dell’operazione di utilizzo del fondo di rotazione per le spese di demolizione delle opere abusive

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Legislazione nazionale
Pubblicato: 05 Dicembre 2019
Visite: 3218

Ministero dell'interno
Atto di indirizzo. Natura giuridica dell’operazione di utilizzo del fondo di rotazione per le spese di demolizione delle opere abusive

Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali. Atto di indirizzo ex art.154, comma 2, del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267. Natura giuridica dell’operazione di utilizzo del fondo di rotazione per le spese di demolizione delle opere abusive (segnalazione Avv. M. Balletta)

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Urbanistica.Sanatoria e soggetti legittimati

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 05 Dicembre 2019
Visite: 2354

TAR Veneto Sez. III n.123' del 14 novembre 2019
Urbanistica.Sanatoria e soggetti legittimati

Con la formula utilizzata nella redazione dell’art. 36 D.P.R. n. 380/2001 il legislatore ha voluto ricomprendere la legittimazione a chiedere la sanatoria in capo a più soggetti che, astrattamente, possono aver concorso a realizzare l’abuso, fermo restando che non tutti, indifferenziatamente, possono richiedere, senza il consenso dell’effettivo titolare del bene sul quale insistono le opere (il quale potrebbe essere completamente estraneo all’abuso ed avere anzi un interesse contrario alla sua sanatoria), una concessione che potrebbe risolversi in danno dello stesso.

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Rifiuti.Spostamento di sedimenti in ambito portuale

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 04 Dicembre 2019
Visite: 3874

Cass. Sez. III n. 45844 del 12 novembre 2019 (Cc 4 lug 2019)
Pres. Di Nicola Est. Noviello Ric. Signore
Rifiuti.Spostamento di sedimenti in ambito portuale   

La fattispecie dello “spostamento” di sedimenti in ambito portuale, di cui al combinato disposto degli artt. 1 comma 2 lett. a) e 2 lett. f) del DM 173/2016, deve essere costruita come descrittiva di un’attività connotata dal ridotto impatto ambientale. Solo tale intrinseca caratteristica giustifica l’esclusione dal regime autorizzatorio di cui all’art. 109 comma 2 Dlgs. 152/06 il quale, data la notevole incidenza ambientale delle attività da esso contemplate, si connota per un’articolata procedura di progettazione, delimitazione delle aree interessate, individuazione delle quantità di materiali movimentati, campionamento e analisi delle zone di escavo, delineata con il citato DM 173/2016. Il conseguente carattere “eccezionale” della previsione, espressivo della  ratio ispiratrice di individuare e delimitare solo casi in cui sia altamente probabile l’esclusione di rischi di alterazioni ambientali, ne impone altresì una interpretazione rigorosamente restrittiva, che come tale deve valorizzare gli elementi strutturali e finalistici, in cui si articolano i citati “spostamenti”, in un’ottica di ridotto impatto e pregiudizio per il sito di riferimento.

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Beni ambientali.Tutela del paesaggio e pianificazione urbanistica

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 04 Dicembre 2019
Visite: 3593

Consiglio di Stato Sez. II n. 7839 del 14 novembre 2019
Beni ambientali.Tutela del paesaggio e pianificazione urbanistica

La tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico è principio fondamentale della Costituzione (art. 9) ed ha carattere di preminenza rispetto agli altri beni giuridici che vengono in rilievo nella difesa del territorio, di tal che anche le previsioni degli strumenti urbanistici devono necessariamente coordinarsi con quelle sottese alla difesa di tali valori. La difesa del paesaggio si attua eminentemente a mezzo di misure di tipo conservativo, nel senso che la miglior tutela di un territorio qualificato è quella che garantisce la conservazione dei suoi tratti, impedendo o riducendo al massimo quelle trasformazioni pressoché irreversibili del territorio propedeutiche all’attività edilizia; non par dubbio che gli interventi di antropizzazione connessi alla trasformazione territoriale con finalità residenziali, soprattutto quando siano particolarmente consistenti per tipologia e volumi edilizi da realizzare, finiscono per alterare la percezione visiva dei tratti tipici dei luoghi, incidendo (quasi sempre negativamente) sul loro aspetto esteriore e sulla godibilità del paesaggio nel suo insieme. Tali esigenze di tipo conservativo devono naturalmente contemperarsi, senza tuttavia mai recedere completamente, con quelle connesse allo sviluppo edilizio del territorio che sia consentito dalla disciplina urbanistica nonché con le aspettative dei proprietari dei terreni che mirano legittimamente a sfruttarne le potenzialità edificatorie.

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  • Rifiuti.Natura di rifiuto e permanenza della stessa
  • Urbanistica.Volumetria maggiore rispetto a quella assentita e sanzione demolitoria
  • Caccia e animali.Confisca nave utilizzata per la pesca illegale
  • Urbanistica.Nozione di costruzione
  • Rifiuti.Migranti e traffico di rifiuti. una discutibile sentenza della Cassazione
  • Urbanistica.Natura reale della sanzione repressiva degli abusi edilizi
  • Rifiuti.Inceneritori e "sblocca Italia"
  • Acque.La classificazione delle acque di dilavamento
  • Urbanistica.Convenzione di lottizzazione
  • Urbanistica.Esecuzione demolizione ed alienazione del bene

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