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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Urbanistica.Realizzazione pista motocross

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 14 Ottobre 2024
Visite: 2856

Cass. Sez. III n. 35128 del 19 settembre 2024 (UP 3 lug 2024)
Pres. Ramacci Rel. Di Stasi Ric. Polito
Urbanistica.Realizzazione pista motocross

Integra un illecito edilizio l'esecuzione, in assenza del permesso di costruire, di interventi finalizzati a realizzare un'area adibita a pista per motocross, in quanto, pur non consistendo in un'attività di edificazione in senso stretto, comporta una modificazione permanente dello stato materiale e della conformazione del suolo per adattarlo ad un impiego diverso da quello che gli è proprio.

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Urbanistica.Terrapieni e muri di contenimento

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 14 Ottobre 2024
Visite: 3686

Consiglio di Stato Sez. IV n. 7560 del 13 settembre 2024
Urbanistica.Terrapieni e muri di contenimento
 
E' necessario il permesso di costruire per la realizzazione dei terrapieni e dei muri di contenimento che hanno prodotto un dislivello del terreno oppure hanno accentuato quello già esistente, nel mentre tale titolo edilizio non risulterebbe - di per sé – necessario per la realizzazione delle murature con il fine di evitare smottamenti o frane. Il permesso di costruire risulta comunque necessario se, avuto riguardo alla sua struttura e all’estensione dell’area impegnata, l’opera muraria risulta di per sé tale da modificare l’assetto urbanistico del territorio. Ciò che rileva ai fini dell’affermazione circa la necessità del titolo è costituito dalle caratteristiche strutturali dell’opera che, se di notevoli dimensioni o tali da mutare in maniera permanente lo stato dei luoghi (producendo, ad es., il dislivello) richiedono la necessità di un preventivo “assenso” mediante la richiesta e l’emanazione del permesso di costruire.

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Urbanistica.Falsità SCIA alternativa al permesso di costruire

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 11 Ottobre 2024
Visite: 2980

Cass. Sez. III n. 35109 del 19 settembre 2024 (UP 15 mag 2024)
Pres. Ramacci Rel. Aceto Ric. Torre
Urbanistica.Falsità SCIA alternativa al permesso di costruire

Il comma sesto dell’art. 19, comma 6, legge n. 241 del 1990, costituisce norma speciale rispetto a quella prevista dall’art. 76 d.P.R. n. 445 del 2000 con la conseguenza che le false dichiarazioni, attestazioni o asseverazioni a corredo della segnalazione certificata di inizio attività alternativa al (o sostitutiva del) permesso di costruire sono penalmente rilevanti e punibili ai sensi dell’art. 483 cod. pen.   

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Rifiuti.Abbandono e responsabilità per omesso controllo

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 11 Ottobre 2024
Visite: 2222

Consiglio di Stato Sez. IV n. 7592 del 16 settembre 2024
Rifiuti.Abbandono e responsabilità per omesso controllo

La condotta illecita del terzo, responsabile dell'abbandono di rifiuti in luogo pubblico, non esonera dalla responsabilità il proprietario (rectius il titolare di diritti reali o personali di godimento) che abbia tollerato, per trascuratezza, negligenza e incuria, la trasformazione del suo terreno in discarica abusiva - ovvero la proliferazione delle condotte illecite dei terzi - e dunque non è di per sé una causa che rende non imputabile al proprietario l'evento (la trasformazione del suo terreno in discarica abusiva), né frattura il nesso di causalità tra la sua condotta colposa (id est, caratterizzata dalla trascuratezza e dalla incuria)” e l’evento stesso, per cui, l'art. 192 d.lgs. 152/2006, in caso di depositi di rifiuti discendenti da fatti illeciti di soggetti ignoti, impone all'amministrazione di disporre le misure ivi previste nei confronti del proprietario che - per trascuratezza, superficialità o anche indifferenza o proprie difficoltà economiche - nulla abbia fatto e non abbia adottato alcuna cautela volta ad evitare che vi sia in concreto l'abbandono dei rifiuti

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Rifiuti.Indumenti usati

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 10 Ottobre 2024
Visite: 1863

Cass. Sez. III n. 35000 del 18 settembre 2024 (CC 29 mag 2024)
Pres. Ramacci Rel. Aceto Ric. Lazzarin ed altro
Rifiuti.Indumenti usati

Che l’indumento usato possa essere definito “sottoprodotto” è in ogni caso circostanza che mal si concilia con la necessità che il sottoprodotto derivi da un processo di produzione, trattandosi piuttosto di cosa abbandonata dal suo detentore (e dunque rifiuto ai sensi dell’art. 183, comma 1, lett. a, d.lgs. n. 152 del 2006) e in quanto tale non normata nemmeno dal Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti adottato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con D.M. n. 264 del 13 ottobre 2016 che esclude dalla sua applicazione i residui derivanti dall’attività di consumo (art. 3, lett. b). Allo stesso modo, la cessazione della qualifica di rifiuto dell’indumento usato (o comunque del rifiuto tessile non proveniente da un processo di produzione) è subordinata alle operazioni di recupero, che necessitano di essere a loro volta autorizzate o comunque soggette a procedura semplificata ai sensi degli artt. 214 e segg. d.lgs. n. 152 del 2006, previste dal D.M. - Ministero dell’Ambiente - 5 febbraio 1998, Allegato 1, suballegato 1, n. 8.

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Urbanistica.Rilascio del Permesso di costruire ed oneri del Comune

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 10 Ottobre 2024
Visite: 2352

Consiglio di Stato Sez. II n. 7523 del 11 settembre 2024 
Urbanistica.Rilascio del Permesso di costruire ed oneri del Comune

Il permesso di costruire può essere rilasciato non solo al proprietario dell’immobile, ma a chiunque abbia titolo per richiederlo (così come previsto dall’art. 11, co. 1, DPR n. 380/2001), e tale ultima espressione va intesa nel senso più ampio di una legittima disponibilità dell’area, in base ad una relazione qualificata con il bene, sia essa di natura reale, o anche solo obbligatoria, purché, in questo caso, con il consenso del proprietario. Il Comune, prima di rilasciare il titolo, ha sempre l'onere di verificare la legittimazione del richiedente, accertando che questi sia il proprietario dell'immobile oggetto dell'intervento costruttivo o che, comunque, ne abbia un titolo di disponibilità sufficiente per eseguire l'attività edificatoria. Quanto ora esposto (ed il concetto di “sufficienza” riferito al titolo, elaborato dalla giurisprudenza) comporta, in generale, che è onere del Comune ricercare la sussistenza di un titolo (di proprietà, di altri diritti reali, etc.) che fonda una relazione giuridicamente qualificata tra soggetto e bene oggetto dell’intervento, e che dunque possa renderlo destinatario di un provvedimento amministrativo autorizzatorio; ma non comporta anche che l’amministrazione debba comprovare prima del rilascio (ciò mediante oneri di ulteriore allegazione posti al richiedente o attraverso propri approfondimenti istruttori), la “pienezza” (nel senso di assenza di limitazioni) del titolo medesimo. Ed infatti, ciò comporterebbe, in sostanza, l’attribuzione all’amministrazione di un potere di accertamento della sussistenza (o meno) di diritti reali e del loro “contenuto” non ad essa attribuito dall’ordinamento.

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  • Urbanistica.Reato di cui all’art. 75 TUE e soggetti responsabili
  • Urbanistica.Interventi edilizi eseguiti in assenza di autorizzazione su aree di proprietà pubblica
  • Acque.Analisi critica della proposta di Regolamento UE sulle opportunità di pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
  • Rifiuti.Errore sulla necessità dell’autorizzazione allo svolgimento di attività di gestione
  • Ecodelitti.Delitto di omessa bonifica
  • Rifiuti.End of waste 
  • Urbanistica.Esecuzione della demolizione e principio di proporzionalità
  • Urbanistica. Acquisizione immobile abusivo e diritto di ipoteca
  • Rumore.Sindacato giurisdizionale sul piano di classificazione acustica
  • Acque.Assimilazione acque reflue industriali alle acque reflue domestiche

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