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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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  • Rifiuti. Attività organizzate per il traffico illecito, soglia minima di rilevanza penale e nozione di ingenti quantitativi
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  • Rifiuti. Emergenza Campania
  • Caccia e animali.Divieto in via preventiva e generalizzata dell'uso di animali negli spettacoli circens
  • Ambiente in genere.Delitti contro l’ambiente, quand'è che un disastro si può dire ‘abusivo’?
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  • Sviluppo sostenibile.Illegittimità esclusione da VIA per impianti per la produzione di energia elettrica a biomasse al di sotto della soglia di 1 MW
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Rifiuti.Disciplina del Metodo Tariffario Rifiuti

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 17 Dicembre 2025
Visite: 340

Consiglio di Stato Sez. IV n. 9257 del 25 novembre 2025
Rifiuti.Disciplina del Metodo Tariffario Rifiuti

La disciplina del Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) di cui all’art. 1 comma 527 della l. 205/2017, all’art. 26 d.lgs. n. 201/2022 e alle delibere ARERA è volta a determinare i valori massimi della TARI che l’amministrazione può porre a carico dei cittadini che fruiscono del servizio, non a determinare i corrispettivi contrattuali dovuti al gestore del servizio stesso. Questi ultimi corrispondono invece al prezzo di aggiudicazione della gara, come definito all’esito della gara stessa indetta per affidare il servizio. Tale prezzo, corrispondendo all’offerta fatta in quella sede dalla parte interessata, è per definizione remunerativo per l’operatore economico che va considerato capace di valutare il proprio interesse e la remuneratività del prezzo offerto. Per il caso, poi, in cui in cui il corrispettivo divenisse inadeguato per circostanze eccezionali, l’ordinamento prevede, nei casi e alle condizioni stabilite dalla legge, l’istituto della revisione prezzi.

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Rifiuti.Caratteristiche del reato di combustione illecita

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 16 Dicembre 2025
Visite: 400

Cass. Sez. III n. 39162 del 4 dicembre 2025 (UP 13 nov 2025)
Pres. Ramacci Est. Liberati Ric. Famulari
Rifiuti.Caratteristiche del reato di combustione illecita

La disposizione di cui all'art. 256-bis d.lgs. 152/2006 non richiede, per la configurabilità del reato di combustione illecita di rifiuti, la previa contestazione del reato di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti, non essendo configurata sulla base della presupposizione della contestazione di un altro precedente reato, ma richiede solo, per il perfezionamento della fattispecie, che la condotta abbia avuto a oggetto rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato, ossia, come osservato, senza il rispetto delle fondamentali prescrizioni e cautele da osservarsi per la salvaguardia della salute e dell'ambiente, con la conseguente irrilevanza, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 256-bis d.lgs. n. 152 del 2006, della mancata contestazione di tale reato.

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Sviluppo sostenibile.Impianti per produzione di biometano

Dettagli
Categoria principale: Sviluppo sostenibile
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 16 Dicembre 2025
Visite: 463

Consiglio di Stato Sez. IV n.9265 del 25 novembre 2025
Sviluppo sostenibile.Impianti per produzione di biometano

L’art. 12, comma 4-bis, d.lgs. n. 387 del 2003, prevede che “Per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa, ivi inclusi gli impianti a biogas e gli impianti per produzione di biometano di nuova costruzione, e per impianti fotovoltaici […] il proponente deve dimostrare nel corso del procedimento, e comunque prima dell'autorizzazione, la disponibilità del suolo su cui realizzare l'impianto” (primo periodo). Il medesimo comma 4-bis, poi, aggiunge che “Per gli impianti diversi da quelli di cui al primo periodo il proponente, in sede di presentazione della domanda di autorizzazione di cui al comma 3, può richiedere la dichiarazione di pubblica utilità e l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio delle aree interessate dalla realizzazione dell'impianto e delle opere connesse” (secondo periodo). Pertanto, per gli impianti di produzione di biometano, come quello di specie, il proponente deve dimostrare la disponibilità del suolo prima del rilascio dell’autorizzazione (art. 12, comma 4-bis, primo periodo, d.lgs. n. 387 del 2003), con esclusione della possibilità di fare ricorso alla procedura espropriativa (12, comma 4-bis, secondo periodo, d.lgs. n. 387 del 2003).

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Urbanistica.Condono e silenzio assenso

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 15 Dicembre 2025
Visite: 381

Cass. Sez. III n. 38453 del 27 novembre 2025 (CC 13 nov 2025)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. Iannone
Urbanistica.Condono e silenzio assenso

A fronte di istanze di condono inammissibili non può rivendicarsi per esse alcun silenzio assenso in materia, posto il principio per cui il silenzio-assenso, ai fini della condonabilità dell'opera abusivamente realizzata ex art. 32, comma 37, d.l. 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, in legge 24 novembre 2003, n. 326, si forma a condizione che vi sia rispondenza della domanda di condono edilizio ai requisiti previsti dalla legge per il prodursi dell'effetto sanante

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Caccia e animali.Quale tutela per gli animali nei circhi?

Dettagli
Categoria principale: Caccia e Animali
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 15 Dicembre 2025
Visite: 349

Quale tutela per gli animali nei circhi? 
Commento alla sentenza Consiglio di Stato sez. IV, 30/09/2025, n.7610

di  Carlo CIMELLARO

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Rifiuti.Individuazione del soggetto responsabile dell’inquinamento 

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 15 Dicembre 2025
Visite: 468

Consiglio di Stato Sez. IV n. 9330 del 26 novembre 2025
Rifiuti.Individuazione del soggetto responsabile dell’inquinamento 

La ricerca del soggetto responsabile dell’inquinamento non può seguire l’impostazione “penalistica” (e, dunque, giungere ad un risultato assistito dal massimo grado di certezza, “al di là di ogni ragionevole dubbio”), dovendo piuttosto applicarsi, ai fini dell’accertamento del nesso di causalità tra attività industriale svolta nell’area e contaminazione di essa, il canone civilistico del “più probabile che non”. Tale regola interpretativa, logicamente scaturente dall’esigenza di garantire l’effettività del principio “chi inquina paga” e dalla particolare complessità della materia ambientale, conduce a rielaborare la nozione di causa in termini di aumento del rischio e di contribuzione del produttore al pericolo del verificarsi dell’inquinamento. In tema di individuazione del responsabile della contaminazione ai sensi dell'art. 244 codice ambiente, all'Amministrazione competente non è richiesto di fornire prove di incontrovertibile evidenza scientifica circa il nesso fra una ipotizzata causa di inquinamento e i suoi effetti, essendo a tal fine sufficiente che il nesso eziologico ipotizzato dall'autorità competente sia più probabile della sua negazione. 

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  • Urbanistica.Prosecuzione di lavori edili su manufatto abusivo oggetto di istanza di condono
  • Rifiuti.Il principio di unicità nella gestione del servizio rifiuti in Sicilia
  • Ambiente in genere.Comitati di comodo e difetto di legittimazione attiva
  • Urbanistica.Ambito di efficacia dell'ordine di demolizione
  • Urbanistica.La ristrutturazione edilizia tra novazione normativa, irrilevanza della zona omogenea e applicabilità del piano casa in area agricola.
  • Acque.Responsabilità per contaminazione di acque sotterranee  
  • Beni ambientali.Sequestro preventivo di un immobile abusivo sito in zona paesaggisticamente vincolata
  • Rifiuti.EOW Inerti. Una riflessione sulle procedure di miscelazione alla luce della risposta del MASE del 15 ottobre 2025
  • Urbanistica.Convenzione urbanistica e oneri di costruzione
  • Aria.Reato di getto pericoloso di cose ed emissioni olfattive

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