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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Rumore.Elisuperficie

Dettagli
Categoria principale: Rumore
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 18 Aprile 2023
Visite: 3102

Consiglio di Stato Sez. IV n. 2649 del 14 marzo 2023
Rumore.Elisuperficie

Nel caso di singoli e occasionali trasporti medici di emergenza come quelli relativi ad un ospedale – e il trasporto di un paziente con eliambulanza è sostanzialmente per definizione un intervento di emergenza- il pilota può a sua discrezione e responsabilità utilizzare una struttura come elisuperficie occasionale, senza essere soggetto ai limiti di emissione acustica, potendo invocare a buon diritto la disciplina del d.m. 31 ottobre 1997. L’esistenza di effettive condizioni di emergenza potrebbe peraltro essere agevolmente, nel caso di necessità, fatta constare dai sanitari che accompagnano il paziente ovvero comunque sovraintendono al suo trasporto (fattispecie relativa a struttura che si è ritenuto non autorizzabile sotto il profilo acustico una volta per tutte come “elisuperficie”, ma ritenuta utilizzabile di volta in volta come elisuperficie occasionale per lo scopo al quale in concreto si prevede essa possa servire).

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Urbanistica.Piano casa Regione Campania

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 17 Aprile 2023
Visite: 7047

Cass. Sez. III n. 11796 del 21 marzo 2023 (CC 23 feb 2023)
Pres. Ramacci Est. Mengoni Ric. Iesu
Urbanistica.Piano casa Regione Campania

Non può essere condivisa l’interpretazione della L.R. Campania 19\2009 secondo cui mentre l’art. 5 riguarderebbe immobili di natura residenziale (per i quali sarebbe incentivato il “rinnovamento”, con interventi di demolizione e ricostruzione, e con la possibilità di aumentare l'originaria volumetria), l’art. 6-bis avrebbe ad oggetto solo quelli di natura agricola (per i quali il proprietario avrebbe la possibilità di mutare la destinazione solo per adibirli ad uso residenziale del proprio nucleo familiare o per incentivare l'espansione di attività connesse all'azienda agricola), e che le due fattispecie si distinguerebbero per diverso interesse perseguito e per differente natura urbanistica dei beni oggetto dello stesso interesse. La relazione tra i due articoli si atteggia infatti in modo differente, nel senso che l’art. 6-bis trova applicazione sempre quando un intervento edificatorio coinvolga un'area agricola, ammettendolo nei limitati termini della modificazione della destinazione d’uso degli immobili o di loro parte, regolarmente assentiti, per le sole finalità previste; l’art. 5, invece, consente interventi di demolizione e di ricostruzione (con incremento di volumetria) all'interno dell'area nella quale l'edificio esistente è ubicato a condizione che questa non abbia destinazione diversa, ad esempio agricola, e dunque permette interventi con caratteri di ben più ampia portata, non ricorrendo quelle particolari esigenze di tutela del territorio, e di rispetto della relativa pianificazione, che possono coinvolgere aree con destinazione non residenziale, tra le quelle agricole.

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DECRETO-LEGGE 14 aprile 2023 n. 39

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Legislazione nazionale
Pubblicato: 17 Aprile 2023
Visite: 3112

Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche.

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Urbanistica.Attività agrituristica

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Corte Costituzionale
Pubblicato: 17 Aprile 2023
Visite: 3425

Corte costituzionale n.68 del 13 aprile 2023
Oggetto: Edilizia e urbanistica - Agricoltura - Norme della Regione Toscana - Attività agrituristica - Immobili destinati all'attività agrituristica - Previsione che possono essere utilizzati per l'attività agrituristica trasferimenti di volumetrie di cui agli artt. 71, c. 2, e 72, c. 1, lett. a), della l. reg.le n. 65 del 2014, all'interno del medesimo territorio comunale o all'interno della proprietà aziendale la cui superficie sia senza soluzione di continuità e ricada parzialmente in territori di Comuni confinanti, a condizione che si configurino come uno degli interventi specificati - Denunciata previsione di nuove edificazioni finalizzate all'attività agrituristica, in violazione dei limiti e dei parametri posti dalla legge n. 1150 del 1942 [Legge urbanistica] - Contrasto con i principi fondamentali in materia di governo del territorio di cui alla legge n. 1150 del 1942, che impongono il rispetto dei limiti inderogabili di densità edilizia, come declinati per le zone agricole dal decreto interministeriale Ministro lavori pubblici n. 1444 del 1968.
Denunciata delocalizzazione di volumi originariamente esistenti in altre porzioni del territorio comunale o del territorio di altri Comuni - Elusione dei limiti all'edificazione residenziale in zona agricola - Incidenza sulla pianificazione paesaggistica - Contrasto con le previsioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio - Violazione dell'impegno assunto dalla Regione con il Piano di indirizzo territoriale [PIT] a consentire l'edificazione di nuovi volumi in zona agricola in casi eccezionali e residuali - Abbassamento del livello della tutela del paesaggio.

Dispositivo: illegittimità costituzionale

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Elettrosmog.Divieti di localizzazione

Dettagli
Categoria principale: Elettrosmog
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 17 Aprile 2023
Visite: 2095

Consiglio di Stato Sez. VI n. 2665 del 14 marzo 2023
Elettrosmog.Divieti di localizzazione

Dall’assimilazione degli impianti di telecvomunicazione alle opere di urbanizzazione primaria e, dunque, dalla loro compatibilità con qualsiasi destinazione urbanistica e, in ultima analisi, con ogni zona del territorio comunale, si è desunto il principio della necessaria capillarità della localizzazione degli impianti relativi ad infrastrutture di reti pubbliche di comunicazioni, essenziale per garantire la copertura dell’intero territorio (comunale e, per sommatoria, nazionale). Pertanto, i divieti di localizzazione devono ritenersi illegittimi nella misura in cui vadano a pregiudicare la copertura del territorio nazionale, incidendo sull’esigenza di garantire la completa realizzazione della rete di infrastrutture per le telecomunicazioni. Siffatti divieti, di contro, non possono ritenersi incompatibili con la normativa settoriale, se non influiscono sulla capillarità della localizzazione degli impianti e, dunque, sulla possibilità di usufruire dei relativi servizi in qualsiasi area del territorio nazionale, nonché se si mantengono entro i limiti delineati dall’art. 8 legge n. 36 del 22 febbraio 2001 (per quanto di interesse, nella formulazione ratione temporis applicabile alla specie), risultando funzionali al perseguimento degli obiettivi di interesse generale ivi divisati.

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Rumore.Schiamazzi o rumori prodotti da avventori di esercizi commerciali

Dettagli
Categoria principale: Rumore
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 14 Aprile 2023
Visite: 3057

Cass. Sez. III n. 12555 del 27 marzo 2023 (UP 22 feb 2023)
Pres. Sarno Est. Galanti Ric. Tomatis
Rumore.Schiamazzi o rumori prodotti da avventori di esercizi commerciali

Nel caso di esercizi commerciali aperti al pubblico va riconosciuta in capo al titolare l'esistenza di una «posizione di garanzia» cui è correlato l’obbligo giuridico di impedire gli schiamazzi o comunque i rumori prodotti, in maniera eccessiva, dalla propria clientela, in questo modo configurando gli elementi strutturali propri delle fattispecie omissive improprie (cd. «reati commissivi mediante omissione»), caratterizzate dall’integrazione tra la struttura tipica del reato commissivo, cui sono riconducibili alcune tra le condotte previste dal comma 1 dell'art. 659, e la norma generale posta dall'art. 40, comma 2, cod. pen., secondo cui risponde di un evento dannoso o pericoloso colui il quale abbia l'obbligo giuridico di impedirlo. Tale obbligo, che si sostanzia nel doveroso esercizio di un potere di controllo, è configurabile rispetto alle condotte poste in essere da parte dei clienti sia che si trovino all'interno del locale, sia per gli schiamazzi e i rumori dagli stessi prodotti all'esterno del locale, potendo il titolare ricorrere ai più vari accorgimenti, dagli avvisi alla clientela all’impiego di personale dedicato, dalla somministrazione delle bevande soltanto in recipienti non da asporto, in modo che esse vengano consumate all'interno del locale, fino al ricorso all’autorità di polizia o all’esercizio dello ius excludendi, quando essi siano comunque direttamente riferibili all'esercizio dell’attività, come nel caso in cui gli avventori permangano rumorosamente in sosta davanti al locale

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  • Elettrosmog.Criteri di localizzazione degli impianti
  • Urbanistica.Estensione ordine di demolizione ad interventi successivi alla condanna
  • Urbanistica.Motivazione diniego di sanatoria
  • Urbanistica.Preventiva autorizzazione sismica per attività edilizia privata
  • Rifiuti.Deiezioni animali e fertirrigazione
  • Sviluppo sostenibile.Installazione di impianti fotovoltaici su serre e titoli abilitativi
  • Ambiente in genere.Accesso alle informazioni ambientali
  • Urbanistica.Lottizzazione abusiva e ignoranza inevitabile della legge penale
  • Urbanistica.Principi di buona fede e presunzione di non colpevolezza e lottizzazione abusiva
  • Beni ambientali.Sulla compatibilità delle strutture funzionali alla balneazione con le esigenze di tutela del paesaggio

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