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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Urbanistica.Distanza minima di dieci metri tra pareti finestrate di edifici antistanti

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 02 Settembre 2019
Visite: 2694

TAR Piemonte Sez. II n. 781 del 4 luglio 2019
Urbanistica.Distanza minima di dieci metri tra pareti finestrate di edifici antistanti

La distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate di edifici antistanti prescritta dall’art. 9 del D.M. 1444/1968, in quanto volta alla salvaguardia di imprescindibili esigenze igenico-sanitarie, è inderogabile, pena l’annullamento o la disapplicazione degli strumenti urbanistici e dei regolamenti contrastanti. Essa, peraltro, si applica soltanto in caso di nuove costruzioni, a cui può essere equiparata la ristrutturazione urbanistica; negli altri casi, ove si tratti di edifici preesistenti, va mantenuta la distanza esistente.

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Urbanistica.Acquisizione del bene abusivo e dell’area di sedime

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 30 Agosto 2019
Visite: 3702

TAR Lazio (RM) Sez. II-quater n.9223 del 11 luglio 2019
Urbanistica.Acquisizione del bene abusivo e dell’area di sedime

Ai sensi dell’art. 31, d.P.R. n. 380/2001, l’acquisizione concerne ordinariamente non solo il bene e la relativa area di sedime, ma anche l’area necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive (nel limite massimo, tuttavia, del decuplo della complessiva superficie utile abusivamente costruita). Nella chiara configurazione normativa l’acquisizione di tale area ulteriore è una sanzione che l’ordinamento pone come conseguenza automatica e doverosa dell’inottemperanza all’ordine demolitorio dell’opera abusiva (salvo i casi in cui venga ad incidere sui diritti dei terzi o sulle porzioni di manufatti legittimi, nel qual caso l’acquisizione è limitata al manufatto abusivo e alla sua sola area di sedime) e non è, come tale, soggetta a specifici obblighi motivazionali in ordine alle ragioni di pubblico interesse. L’applicazione della norma in esame impone, tuttavia, all’Amministrazione comunale di assolvere all’obbligo motivazionale in ordine alle modalità del calcolo (in relazione ai parametri urbanistici in astratto applicabili per la realizzazione di opere analoghe a quelle abusivamente realizzate) con cui perviene all’individuazione di tale “area ulteriore”.

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Urbanistica.Contenuto e limiti della pianificazione del territorio

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 29 Agosto 2019
Visite: 3349

Consiglio di Stato Sez. IV n. 4345 del 25 giugno 2019
Urbanistica.Contenuto e limiti della pianificazione del territorio

Il disegno urbanistico definito da uno strumento di pianificazione generale costituisce estrinsecazione del potere pianificatorio connotato da ampia discrezionalità, giacché rispecchia delle scelte riguardanti non solo l’organizzazione del territorio, ma il quadro assai più vasto delle opzioni inerenti al suo sviluppo socio-economico Le scelte urbanistiche configurano dunque valutazioni di merito sottratte al sindacato giurisdizionale di legittimità, salvo i casi in cui siano inficiate da errori di fatto, violazioni procedurali, illogicità abnormi o siano confliggenti con particolari situazioni che abbiano dato luogo ad aspettative qualificate

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Urbanistica.Difformità e trattamento sanzionatorio

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 28 Agosto 2019
Visite: 2132

TAR Lombardia (MI) Sez. II n.1572 del 8 luglio 2019
Urbanistica.Difformità e trattamento sanzionatorio

In base all’art. 31 del D.P.R. n. 380 del 2001, mentre si è in presenza di difformità totale del manufatto o di variazioni essenziali, sanzionabili con la demolizione, quando i lavori riguardino un’opera diversa da quella prevista dall’atto di concessione per conformazione, strutturazione, destinazione, ubicazione, si configura la difformità parziale quando le modificazioni incidano su elementi particolari e non essenziali della costruzione e si concretizzino in divergenze qualitative e quantitative non incidenti sulle strutture essenziali dell’opera. Ai fini sanzionatori, per gli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali, va senz’altro disposta la demolizione delle opere abusive; per gli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire, la legge prevede la demolizione, a meno che, non potendo essa avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, debba essere applicata una sanzione pecuniaria

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Urbanistica.Passaggio da una destinazione agricola ad una destinazione commerciale

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 27 Agosto 2019
Visite: 7557

TAR Lombardia (MI) Sez. II n.1573 del 8 luglio 2019
Urbanistica.Passaggio da una destinazione agricola ad una destinazione commerciale

Il passaggio da una destinazione agricola ad una destinazione commerciale (di vicinato) risulta essere urbanisticamente rilevante in quanto, a prescindere o meno dalla realizzazione di opere, implica una variazione degli standard previsti dal D.M. 2 aprile 1968, n. 1444

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Urbanistica.Contributi di costruzione e presentazione di una fideiussione rilasciata da soggetto non autorizzato ad operare nel territorio della Repubblica

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 26 Agosto 2019
Visite: 2386

TAR Lombardia (MI) Sez. II n.1585 del 10 luglio 2019
Urbanistica.Contributi di costruzione e presentazione di una fideiussione rilasciata da soggetto non autorizzato ad operare nel territorio della Repubblica

L’art. 42, co. 2, del DPR 380/01 prevede che Il mancato versamento, nei termini stabiliti, del contributo di costruzione di cui all’articolo 16 comporta: a) l'aumento del contributo in misura pari al 10 per cento qualora il versamento del contributo sia effettuato nei successivi centoventi giorni; b) l'aumento del contributo in misura pari al 20 per cento quando, superato il termine di cui alla lettera a), il ritardo si protrae non oltre i successivi sessanta giorni; c) l'aumento del contributo in misura pari al 40 per cento quando, superato il termine di cui alla lettera b), il ritardo si protrae non oltre i successivi sessanta giorni…. 4. Nel caso di pagamento rateizzato le norme di cui al secondo comma si applicano ai ritardi nei pagamenti delle singole rate. Se ne ricava che la presentazione di una fideiussione rilasciata da un soggetto che non è debitamente autorizzato ad operare nel territorio della Repubblica è equiparabile alla mancata prestazione della cauzione e non ad un semplice irregolarità della fideiussione presentata, in quanto l’extraterritorialità comporta che la garanzia risulti improduttiva di effetti, non potendo ex se valere nei confronti dello Stato o altro ente pubblico, ai sensi della suindicata normativa; circostanza quest’ultima, del resto, non puntualmente contestata dalla ricorrente, che si limita a richiamare genericamente la prassi di altri enti locali, senza peraltro fornire elementi dettagliati in tal senso.

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  • Urbanistica.Criteri di compensazione tra oneri concessori e opere di interesse pubblico
  • Beni culturali. Negata attribuzione del premio per ritrovamento o determinazione non accettata
  • Sviluppo sostenibile.Impianti mini eolici e tutela del paesaggio
  • Urbanistica.Esclusione della preventiva valutazione di sanabilità delle opere da parte del Comune
  • Sviluppo sostenibile.Fasi del procedimento autorizzatorio
  • Beni culturali.Irrilevanza dello stato di abbandono
  • Urbanistica.Lottizzazione abusiva e variazioni incidenti sulla destinazione d’uso dei manufatti realizzati.
  • Urbanistica.Altezza massima degli edifici di nuova costruzione
  • Urbanistica.Censure dirette a contestare la legittimità del provvedimento demolitorio non impugnato
  • Rumore.Esercizio del potere di ordinanza contingibile e urgente

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