Rifiuti.Prolungamento della durata d’uso di una discarica
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Corte di Giustizia (Quarta Sezione) 2 giugno 2022
«Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2010/75/UE – Articolo 3, paragrafo 9 – Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – Procedura di modifica di un’autorizzazione – Partecipazione del pubblico interessato – Nozione di “modifica sostanziale” di un’installazione o di un impianto – Prolungamento della durata d’uso di una discarica»
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Caccia e animali.La Corte costituzionale ribadisce la non modificabilità del divieto di caccia sui terreni percorsi dal fuoco.
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La Corte costituzionale ribadisce la non modificabilità del divieto di caccia sui terreni percorsi dal fuoco
di Stefano DELIPERI
Ambiente in genere. Efficacia temporale dei provvedimenti autorizzativi in materia ambientale
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TAR Toscana Sez. II n. 702 del 20 maggio 2022
Ambiente in genere. Efficacia temporale dei provvedimenti autorizzativi in materia ambientale
E' connaturata ai provvedimenti autorizzativi in materia ambientale una durata limitata nel tempo dei relativi effetti e, comunque, la rivedibilità delle decisioni in considerazione della natura intrinsecamente dinamica dei fattori che condizionano gli equilibri ambientali e della mutevolezza nel tempo delle condizioni di contesto che devono essere considerate in occasione delle valutazioni rimesse alle amministrazioni coinvolte nelle relative procedure. Un provvedimento VIA – in qualunque momento adottato e, a maggior ragione, se adottato in epoca remota – deve ontologicamente avere una efficacia temporale limitata e non può essere ritenuto avere efficacia sine die, per cui, se l’efficacia temporale non risulta individuata nel provvedimento può presumersi che la stessa debba intendersi di cinque anni e che, in ogni caso, a distanza di molti anni, in un contesto fattuale e normativo necessariamente mutato, sia venuta meno
Caccia e animali.Furto venatorio
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Cass. Sez. V n. 20221 del 24 maggio 2022 (UP 11 apr. 2022)
Pres. Pezzullo Rel. Scarlini Ric. Rizzardini
Caccia e animali.Furto venatorio
E’ configurabile, anche dopo l'entrata in vigore della L. 11 febbraio 1992, n. 157 di disciplina dell'attività venatoria, il reato di furto aggravato di fauna ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato, qualora l'apprensione o il semplice abbattimento della fauna (anche mediante uccellagione) sia commesso da persona, come nel caso di specie, non munita di licenza di caccia
Ambiente in genere.Industrie insalubri e poteri del sindaco
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TAR Toscana Sez. II n. 697 del 10 maggio 2022
Ambiente in genere.Industrie insalubri e poteri del sindaco
L'art. 217 del testo unico delle leggi sanitarie (27 luglio 1934 n. 1265) dispone che "quando vapori, gas o altre esalazioni ... provenienti da manifatture o fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica, il podestà prescrive le norme da applicare per prevenire o impedire il danno". Il sindaco pertanto agisce in questa veste quale autorità sanitaria locale, chiamato ad esercitare poteri-doveri di controllo, anche preventivo, a tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Ai sensi degli art. 216 e 217 t.u., il sindaco è dunque titolare di un particolare potere di vigilanza sulle industrie insalubri e pericolose che può anche concretarsi nella prescrizione di accorgimenti relativi allo svolgimento dell'attività, volti a prevenire, a tutela dell'igiene e della salute pubblica, situazioni di inquinamento, e tale potere è ampiamente discrezionale ed esercitabile in qualsiasi tempo, sia nel momento in cui è richiesta l'attivazione dell'impianto, sia in epoca successiva
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Rifiuti.Caratteristiche della discarica abusiva
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Cass. Sez. III n. 21029 del 30 maggio 2022 (UP 28 apr. 2022)
Pres. Di Nicola Rel. Galterio Ric. Duca
Rifiuti.Caratteristiche della discarica abusiva
Nè l’eterogeneità, ancorchè di fatto spesso rinvenibile nell’ammasso dei rifiuti su una determinata area, né la natura pericolosa dei rifiuti che configura una specifica aggravante, costituiscono elementi costitutivi della fattispecie contravvenzionale di discarica abusiva – irrilevante essendo pertanto il fatto che fossero sversati nella scarpata solo liquami e deiezioni animali provenienti dagli esemplari dell’allevamento di ovini, bovini ed equini gestito dall’imputato - ad integrare la quale concorrono invece l’accumulo, più o meno sistematico, ma comunque non occasionale, di rifiuti in un'area determinata, la definitività del loro abbandono, l’estensione dell’area in tal modo occupata ed il degrado, quanto meno tendenziale, dello stato dei luoghi per effetto della presenza dei materiali in questione.
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- Beni ambientali.Tutela dei boschi e delle foreste
- Rifiuti.Compostaggio
- Rifiuti.Principi della responsabilità condivisa e chi inquina paga
- Urbanistica.Differenza tra piano di recupero e piano particolareggiato
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- Rifiuti.LEGGE 17 maggio 2022 n. 60
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