Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Il principio di unicità nella gestione del servizio rifiuti in Sicilia
di Massimo GRECO
T.A.R. Campania (NA) Sez. V n. 7451 del 17 novembre 2025
Ambiente in genere.Comitati di comodo e difetto di legittimazione attiva
Deve essere negata la legittimazione attiva a comitati "di comodo" che si siano costituiti al solo scopo di opporsi alla realizzazione di un’iniziativa o di un progetto e che non risultano essere portatori stabilmente di un interesse collettivo diverso da quello dei promotori - ricorrenti persone fisiche.
Cass. Sez. III n. 38444 del 27 novembre 2025 (CC 29 ott 2025)
Pres. Ramacci Est. Calabretta Ric. PM in proc. Nastro
Urbanistica.Ambito di efficacia dell'ordine di demolizione
L'ordine di demolizione del manufatto abusivo, previsto dall'art. 31, comma nono, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, riguarda l'edificio nel suo complesso, comprensivo di eventuali aggiunte o modifiche successive all'esercizio dell'azione penale e/o alla condanna, atteso che l'obbligo di demolizione si configura come un dovere di restitutio in integrum dello stato dei luoghi e, come tale, non può non avere ad oggetto sia il manufatto abusivo originariamente contestato, sia le opere accessorie e complementari nonché le superfetazioni successive, sulle quali si riversa il carattere abusivo dell'originaria costruzione
La ristrutturazione edilizia tra novazione normativa, irrilevanza della zona omogenea e applicabilità del piano casa in area agricola.
Commento alla sentenza Consiglio di Stato, Sez. IV, 3 aprile 2025, n. 2857
di Antonio VERDEROSA
T.A.R. Lombardia (BS) Sez. I n. 1042 del 17 novembre 2025
Acque.Responsabilità per contaminazione di acque sotterranee
Qualora l’Amministrazione fornisca elementi indiziari sufficienti a dimostrare l'ascrivibilità dell'inquinamento a un soggetto, spetta a quest'ultimo l'onere di fornire una prova liberatoria, per la quale non è sufficiente ventilare genericamente il dubbio di una possibile responsabilità di terzi o di un'incidenza di eventi esterni alla propria attività, bensì è necessario provare la reale dinamica degli avvenimenti ed indicare lo specifico fattore cui debba addebitarsi la causazione dell'inquinamento, vieppiù considerando che nelle materie tecnico scientifiche - quale è indubbiamente quella in esame, relativa in generale alla tutela dell'ambiente dall'inquinamento - si applica il principio per cui le valutazioni delle autorità preposte sono ampiamente discrezionali, e quindi possono essere sindacate in sede di giurisdizione di legittimità nei soli casi di risultati abnormi o evidentemente illogici e contraddittori
Cass. Sez. III n. 38442 del 27 novembre 2025 (CC 29 ott 2025)
Pres. Ramacci Est. Gai Ric. Soc. Covo dei Saraceni
Beni ambientali.Sequestro preventivo di un immobile abusivo sito in zona paesaggisticamente vincolata
Nel valutare la sussistenza del presupposto del "periculum in mora" ai fini del sequestro preventivo di un immobile abusivo sito in zona paesaggisticamente vincolata conseguente all'uso dello stesso in quanto produttivo di conseguenze dannose sull'area oggetto di speciale protezione, il giudice del merito deve procedere ad una accurata disamina, verificando se possano escludersi ulteriori lesioni del bene protetto sulla base della assoluta compatibilità di tale uso con gli interessi tutelati dal vincolo, tenendo conto della natura di quest'ultimo e della situazione preesistente alla realizzazione dell'opera
Pagina 3 di 696