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LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
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Sviluppo sostenibile.Frazionamento artificioso di un unico impianto in relazione ai diversi punti di connessione

Dettagli
Categoria principale: Sviluppo sostenibile
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 23 Aprile 2019
Visite: 3324

TAR Puglia (BA) Sez. I n.400 del 19 marzo 2019
Sviluppo sostenibile.Frazionamento artificioso di un unico impianto in relazione ai diversi punti di connessione

In materia di realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili deve necessariamente essere presa in considerazione la potenza complessiva dell’unico realizzando impianto, che non può essere artificiosamente frazionato in relazione ai diversi punti di connessione, ovvero in ragione della tensione elettrica, in quanto le turbine concorrono a formare un solo, unitario impianto infrastrutturale. Argomentando in senso difforme, la normativa sarebbe facilmente eludibile con violazione delle sue intrinseche finalità pubblicistiche; basterebbe, invero, trovare dei nodi di connessione diversi, seppur relativi ad aereogeneratori ubicati in aree contigue o vicine per attivare la procedura semplificata in luogo dell’Autorizzazione Unica, aggirando in frode (cfr. 1344 c.c.) la relativa disciplina, a puro scopo di profitto privato.

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Rifiuti.Rifiuti con codici a specchio, fanghi di depurazione contaminati e cessazione della qualità di rifiuto

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 19 Aprile 2019
Visite: 4327

Rifiuti con codici a specchio, fanghi di depurazione contaminati e cessazione della qualità di rifiuto (EOW). La Corte Europea si schiera con la Cassazione e con il Consiglio di Stato

di Gianfranco AMENDOLA

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Urbanistica.Annullamento della concessione rilasciata sulla base di una falsa o erronea rappresentazione della realtà

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 19 Aprile 2019
Visite: 3229

Consiglio di Stato Sez. IV n. 2216 del 4 aprile 2019
Urbanistica.Annullamento della concessione rilasciata sulla base di una falsa o erronea rappresentazione della realtà

Allorquando una concessione sia stata ottenuta dall’interessato in base ad una falsa o comunque erronea rappresentazione della realtà è consentito all’Amministrazione di esercitare il proprio potere di autotutela ritirando l’atto stesso, senza necessità di esternare alcuna particolare ragione di pubblico interesse, che, in tale ipotesi, deve ritenersi sussistente in re ipsa. Risultando azzerato sia l’interesse del destinatario del provvedimento ampliativo da annullare, sia il tempo trascorso, quando il privato istante abbia ottenuto il permesso di costruire inducendo in errore l’Amministrazione attraverso una falsa rappresentazione della realtà

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Beni ambientali. Procedimento di VIA e autorizzazione paesaggistica

Dettagli
Categoria principale: Beni Ambientali
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 19 Aprile 2019
Visite: 5609

TAR Puglia (BA) Sez. I n. 403 del 19 marzo 2019
Beni ambientali. Procedimento di VIA e autorizzazione paesaggistica

Il carattere di potenziale inclusività, all’interno del procedimento di V.I.A., della disamina trasversale di tutti gli effetti diretti e indiretti di un dato intervento modificativo sull’ambiente, considerato nei suoi vari aspetti, non necessariamente assolve anche a quella specifica esigenza di tutela del paesaggio, che viene in rilievo ove l’intervento incida su beni che, in ragione dell’elevato intrinseco valore che li connota, sono tutelati dalla legge ai sensi dell’art. 146 D.lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). In tal caso, infatti, è la legge ad imporre l’attivazione di una speciale procedura, che si pone quale istituto di protezione ambientale posto a presidio dei valori di primario ed indiscusso rilievo costituzionale e confluente nell’autorizzazione paesaggistica, atto autonomo e presupposto rispetto a tutti i titoli legittimanti l’intervento, in quanto diretto a verificarne la compatibilità con riferimento a beni paesaggistici oggetto di specifica e motivata tutela. Proprio in ragione del carattere di specialità della disciplina posta dall’art. 146 D.lgs. n. 42/2004, il provvedimento di V.I.A., ove previsto, non elimina sic et simpliciter la necessità di conseguire l’autorizzazione paesaggistica, non potendo questa ritenersi automaticamente assorbita nel provvedimento di V.I.A.

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Ecodelitti.Attività organizzate per il traffico illecito e ingiusto profitto

Dettagli
Categoria principale: Ecodelitti
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 18 Aprile 2019
Visite: 2316

Cass. Sez. III n. 16056 del 12 aprile 2019 (Cc 28 feb 2019)
Pres. Izzo Est. Ramacci Ric. Berlingeri
Ecodelitti.Attività organizzate per il traffico illecito e ingiusto profitto

Ai fini della configurabilità del delitto di cui all’art. 452-quaterdecies cod. pen., l’ingiusto profitto può consistere non soltanto in un ricavo patrimoniale, ma anche nel vantaggio conseguente dalla mera riduzione dei costi aziendali o nel rafforzamento di una posizione all'interno dell'azienda ed è ingiusto in quanto la condotta posta in essere abusivamente, oltre che anticoncorrenziale, può essere produttiva di conseguenze negative, in termini di pericolo o di danno, per la integrità dell’ambiente ed impedisce, comunque, il doveroso controllo, da parte dei soggetti preposti, sull’intera filiera dei rifiuti, che la legge impone dalla produzione alla destinazione finale.

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Ambiente in genere. Misure di compensazione ambientale

Dettagli
Categoria principale: Ambiente in genere
Categoria: Giurisprudenza Amministrativa TAR
Pubblicato: 18 Aprile 2019
Visite: 7220

TAR Puglia (BA) sez. I n.410 del 19 marzo 2019
Ambiente in genere. Misure di compensazione ambientale

La disposizione della legge di bilancio 2019 ha cristallizzato – senza riferimento alcuno a pendenti controversie – l’incertezza del previgente quadro legislativo sulle misure di compensazione ambientale, tradottesi nella erogazione di proventi economici “liberamente pattuiti dagli operatori di settore con gli enti locali”, facendo però decorrere dalla data di entrata in vigore del DM 10 settembre 2010, cioè dall’avvento di una disciplina di tali misure improntata alla certezza giuridica, la possibilità (“fatta salva la libertà negoziale delle parti”) di una revisione dei pregressi accordi (dichiarati persistentemente efficaci) in base ai precisi parametri dettati dal citato decreto, il cui merito, a questo punto, è di aver contribuito a superare una parvenza di definizione delle misure di compensazione ambientale (“monetizzazione degli effetti deteriori” dell’impatto ambientale, come ha statuito la giurisprudenza costituzionale), del tutto insoddisfacente se correlata all’ammissibilità delle convenzioni ai sensi dell’art. 1, comma 5 della legge 239/2004 (quindi alla necessità di darne una regolazione compiuta sotto tutti gli aspetti).

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  • Urbanistica.Campeggio e lottizzazione abusiva
  • Urbanistica.Mutamento di destinazione d’uso e presupposto della legittima realizzazione dell’immobile
  • Caccia e animali.Detenzione di un animale in condizioni tali da costringerlo ad un portamento innaturale
  • Urbanistica.Non sovrapponibilità tra permesso di costruire e certificato di agibilità
  • Polizia Giudiziaria.Autodemolizioni e normativa penale. Spunti per una indagine di polizia giudiziaria
  • Rifiuti.Abbandono rifiuti e curatela fallimentare
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 febbraio 2019
  • Ambeinte in genere.Porcedura estintiva ex art. 318-septies dlv 152\06
  • Danno ambientale.La responsabilità per danno ambientale da attivita` autorizzate tra imputazione oggettiva e assenza dell’antigiuridicità
  • Sviluppo sostenibile.Realizzazione impianti eolici e principio di precauzione

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