Danno ambientale.Danno alla salute da inceneritore e competenza del giudice ordinario
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Cass. Civ. Sez. Un. n. 8092 del 23 aprile 2020 (Ud. 8 ott 2019)
Pres. Petitti Est. Bisogni Ric. S Energia spa
Danno ambientale.Danno alla salute da inceneritore e competenza del giudice ordinario
In materia di danno ambientale, sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell'art. 310 del d.lgs. n. 152 del 2006, le controversie derivanti dall'impugnazione, da parte dei soggetti titolari di un interesse alla tutela ambientale di cui al precedente art. 309, dei provvedimenti amministrativi adottati dal Ministero dell'ambiente per la precauzione, la prevenzione e il ripristino ambientale, restando invece ferma la giurisdizione del giudice ordinario in ordine alle cause risarcitorie o inibitorie promosse da soggetti ai quali il fatto produttivo di danno ambientale abbia cagionato un pregiudizio alla salute o alla proprietà, secondo quanto previsto dall'art. 313, comma 7, dello stesso decreto legislativo. L'eventualità che l'attività nociva sia svolta in conformità a provvedimenti autorizzativi della P.A. non incide sul riparto di giurisdizione (atteso che ai predetti provvedimenti non può riconoscersi l'effetto di affievolire diritti fondamentali dei terzi) ma esclusivamente sui poteri del giudice ordinario, il quale, nell'ipotesi in cui l'attività lesiva derivi da un comportamento materiale non conforme ai provvedimenti amministrativi che ne rendono possibile l'esercizio, provvederà a sanzionare, inibendola o riportandola a conformità, l'attività rivelatasi nociva perché non conforme alla regolazione amministrativa, mentre, nell'ipotesi in cui risulti tale conformità, dovrà disapplicare la predetta regolazione ed imporre la cessazione o l'adeguamento dell'attività in modo da eliminarne le conseguenze dannose
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Caccia e animali.Danni da fauna selvatica
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Cass. civ. Sez. III n. 7969 del 20 aprile 2020 (ud. 10 gen 2020)
Pres. Amendola Est.Tatangelo Ric. Regione Abruzzo
Caccia e animali.Danni da fauna selvatica
Nell'azione di risarcimento del danno cagionato da animali selvatici a norma dell'art. 2052 c.c. la legittimazione passiva spetta in via esclusiva alla Regione, in quanto titolare della competenza normativa in materia di patrimonio faunistico, nonché delle funzioni amministrative di programmazione, di coordinamento e di controllo delle attività di tutela e gestione della fauna selvatica, anche se eventualmente svolte - per delega o in base a poteri di cui sono direttamente titolari - da altri enti; la Regione può rivalersi (anche mediante chiamata in causa nello stesso giudizio promosso dal danneggiato) nei confronti degli enti ai quali sarebbe in concreto spettata, nell'esercizio di funzioni proprie o delegate, l'adozione delle misure che avrebbero dovuto impedire il danno. (segnalazione Avv. M. Balletta)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 21 aprile 2020
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Modalita' di organizzazione e di funzionamento del registro nazionale per la raccolta delle autorizzazioni rilasciate e degli esiti delle procedure semplificate concluse per lo svolgimento di operazioni di recupero
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Sviluppo sostenibile.Prescrizioni relative alle distanze minime degli aerogeneratori dalle abitazioni e dalle strade
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Corte costituzionale sent. n. 106 del 5 giugno 2020
Oggetto: Energia - Norme della Regione Basilicata - Prescrizioni relative alle distanze minime degli aerogeneratori dalle abitazioni e dalle strade. Proroga del termine per la presentazione della documentazione prevista dal piano di indirizzo energetico ambientale regionale [PIEAR] ai fini dell'autorizzazione regionale di cui all'art. 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003. Disciplina delle procedure per l'autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili - Condizioni per l'autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 200 kW - Limiti massimi della produzione di energia da fonte rinnovabile.
Sanità pubblica - Strutture socio-sanitarie - Autorizzazione dei contratti in corso con i gestori delle Strutture socio-sanitarie e dei Servizi socio-assistenziali, socio-educativi e socio-sanitari, già in possesso di autorizzazione, nelle more del perfezionamento dell'iter procedurale in materia di autorizzazione di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 424 del 17 maggio 2018.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - non fondatezza - inammissibilità
Urbanistica. Reato di cui all'art. 95 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380
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Cass. Sez. III n. 14728 del 13 maggio 2020 (UP 12 dic 2019)
Pres. Ramacci Est. Aceto Ric. Falliano
Urbanistica. Reato di cui all'art. 95 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380
Il reato di cui all'art. 95 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, può essere commesso da chiunque violi o concorra a violare gli obblighi imposti dalla legge per l'esecuzione di interventi edilizi in zone sismiche e, quindi, anche dal proprietario committente delle opere che abbia omesso di vigilare sull'attività del professionista incaricato del deposito presso gli uffici competenti del progetto antisismico
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Urbanistica.Opere dei privati su aree demaniali
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Consiglio di Stato Sez. II n.2906 del 8 maggio 2020
Urbanistica.Opere dei privati su aree demaniali
La necessità dell’apposito titolo edilizio per le opere da eseguirsi dai privati su aree demaniali era ed è espressamente prevista dall'art. 8, d.P.R. n. 380 del 2001 (riproducente il contenuto dell’art. 31, comma 3, della l. n. 1150 del 1942, nel testo sostituito dall’art. 10 della l. n. 765 del 1967, nonché implicitamente riconosciuta dall’art. 55, comma 4, codice della navigazione (nella parte richiamante i piani regolatori comunali in materia di nuove opere in prossimità del demanio marittimo). Per la realizzazione di opere sul demanio marittimo occorre l’autorizzazione prevista dall'art. 54, cod. nav., anche dopo la delega alle Regioni in materia di demanio marittimo ed il trasferimento ai comuni delle competenze per il rilascio di concessioni demaniali, atteso che tale trasferimento di competenze non ha fatto venir meno la necessità di apposita e specifica autorizzazione, che concorre con la concessione edilizia, sussistendo due diverse finalità di tutela: la riserva all'ente locale del governo e dello sviluppo del territorio in materia di edilizia relativamente alla concessione ad edificare, la salvaguardia degli interessi pubblici connessi al demanio marittimo per quanto attiene all’autorizzazione demaniale
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- Rifiuti.Schemi di decreti legislativi su rifiuti e discariche: primi appunti
- Urbanistica.Manufatti leggeri o prefabbricati
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- Urbanistica.Acquisizione al patrimonio comunale dei fabbricati abusivi secondo l’art. 31 del T.U. edilizia n. 380 /2001
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- Urbanistica.Ordinanza di demolizione e obbligo di comunicazione di avvio del procedimento
- Urbanistica.Disciplina in materia di sicurezza delle costruzioni e normativa urbanistica.
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