baldassarri ha scritto: ↑19 settembre 2018, 9:22
Allora mi sono chiesto se saremmo potuti entrare in questa fabbrica per capire l'origine di questo odore...
A parte questo, poi, per esperienza personale posso dire che le molestie olfattive provocate (presumibilmente) da impianti chimici sono in assoluto tra le situazioni più difficili e complesse da accertare e da contestare, e le relative indagini vanno sicuramente ben oltre le normali doti di competenza di una GEV...
Per cui il consiglio sincero è: lasciate perdere.
Non posso fare altro che unirmi al consiglio. Lasciate perdere. Arpa Emilia Romagna ha allestito un laboratorio olfattometrico all'avanguardia in italia e già con questo mezzo è difficile venire a capo di situazioni complesse. Le molestie olfattive risentono poi di una componente psicologica non trascurabile: un residente percepisce un odore "strano" e mette immediatamente in relazione con "la fabbrica vicina" senza sentire nessuna altra ragione, ma la propagazione nell'aria degli odori segue delle leggi complesse e influenzate variamente da situazioni locali, topografiche, meteorologiche e micrometorologiche, anemometriche, tali che l'odore percepito in certi casi (certo, non sempre) potrebbe avere origine a chilometri di distanza. Abbiamo gestito parecchi casi di questo tipo.
Se già ci sono Arpa e Comune e Carabinieri informati della situazione, da oggi ci saranno Arpa e Comune e Carabinieri e GEV informati della situazione....
Il nostro ambito normativo è disciplinato dalla legge di regione Lombardia n.9 del 2005, successivamente modificato dal DPGR n.3832/2009, e in tale ambito effettivamente non rientrano le emissioni in atmosfera, come anticipato da Atena60.
La stessa legge tuttavia prevede all'Art.10 c.3 che le GEV possano cooperare con ARPA per controlli ambientali e forse quella è la strada giusta.
approfitto dell'argomento per porre una domanda: può un pubblico ufficiale (tecnico comunale) entrare in un terreno sottoposto a sequestro (ex art. 354 C.P.P.) per deposito incontrollato di rifiuti, solo per fotografare i luoghi allo scopo di redigere un verbale di sopralluogo?
Premetto che la segnalazione è pervenuta tramite i Carabinieri che hanno sottoposto l'area sotto sequestro, comunicando il tutto al Comune per gli adempimenti di competenza.
No. Se gli è proprio indispensabile accedere all'area sotto sequestro, deve farsi autorizzare dal magistrato competente.
La cosa più corretta sarebbe stata che l'organo accertatore - in questo caso i Carabinieri - avesse trasmesso al Comune, insieme alla segnalazione per gli "adempimenti di competenza" (che immagino consistano nell'avvio del procedimento finalizzato all'emissione dell'ordinanza di rimozione dei rifiuti), anche uno stralcio del loro verbale di sopralluogo/sequestro, uno stralcio dei loro rilievi fotografici sullo stato dei luoghi e delle cose e quanto meno una loro annotazione da cui si evinca l'effettiva responsabilità dolosa o colposa per il deposito incontrollato di rifiuti da parte dell'autore del fatto e/o del proprietario del terreno (cioè dei soggetti a cui il Comune dovrà inviare la comunicazione di avvio del procedimento).
