L'irresponsabile paura per una ventilata amnistia edilizia

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marziomar
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Iscritto il: 8 giugno 2021, 18:55

L'irresponsabile paura per una ventilata amnistia edilizia

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Leggo un articolo a firma di Massimo Grisanti, con la quale commenta una proposta sensata di sblocco alla situazione di stallo che si è creata negli anni in Italia, per immobili che ormai sono inglobati nel tessuto urbano e che sono già all'ennesimo passaggio di proprietà, con proprietario probabilmente inconsapevole di eventuali difformità esistenti rispetto alla licenza edilizia.
Al lupo al lupo, questi immobili crolleranno e i politici e i dipendenti sono corresponsabili!!
Ma di cosa stiamo parlando? Di immobili ante '67, liberi nella possibilità di compravendita (basta la dichiarazione davanti al notaio), che sono in piedi da più di 50 anni (e di terremoti ce ne sono stati nel frattempo) e che avrebbero bisogno di manutenzione.
Ma ora la normativa è molto complessa, mentre all'epoca si costruiva un intero edificio con un solo foglio di carta o poco più e le varianti spesso non venivano denunciate, la legge non trattava il cambio di destinazione d'uso, a malapena indicava la necessità di una licenza edilizia, le distanze erano regolate dal codice civile e non dal decreto ministeriale.
E chi è l'attuale proprietario non sa che l'appartamento, legittimamente comprato, con accatastamento ante '67, di cui paga le tasse da una vita, regolarmente allacciato a fognatura, acqua, luce e gas, in realtà non è un appartamento... ma solo per l'ufficio tecnico comunale (per l'ufficio tributi però sì).
Più di 50 anni è davvero tanto tempo, la cultura, le leggi e le usanze di 50 anni fa non sono decisamente quelle di adesso, prima di gridare al lupo al lupo, bisognerebbe analizzare davvero di cosa si sta parlando...
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