condizionamento rifiuti mediante cassoni drenanti

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Luciano Pippo
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condizionamento rifiuti mediante cassoni drenanti

Messaggio da Luciano Pippo »

ho pensato a voi per un quesito a cui non ho risposte: una ditta deve effettuare una attività mediante lava e aspira dei piazzali industriali. la costituzione di questo rifiuto sarà prevalentemente liquida, ma vorrebbe predisporre un deposito temporaneo all'interno del sito con cassoni drenanti tali, in questo caso da separare la fase solida, in questo caso si andrebbe a costituire alla fine un condizionamento fisico del rifiuto, due rifiuti distinti anche e non solo per stato fisico. l'attività di condizionamento (separazione) a mezzo cassoni drenanti è un trattamento? deve essere autorizzato? grazie per la vostra "lettura" e grazie nel caso aveste delle risposte confortanti, a livello normativo non trovo gran che se non che nella mia testa che, lo considero un trattamento a tutti gli effetti.
lore68
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Re: condizionamento rifiuti mediante cassoni drenanti

Messaggio da lore68 »

letta così sembra a tutti gli effetti un trattamento.... un conto è il deposito temporaneo prima della raccolta, tutto un'altro conto la separazione liquido-solido per l'ottenimento di due frazioni. Non è che la discriminante del trattamento sia l'utilizzo di macchine che convertono energia (nastropressa,centrifuga) piuttosto che lo sfruttamento di processi gravitativi privi di consumi energetici.....
Se si comincia a permettere alle ditte di servizi di piazzare cassoni per alleggerire fanghi e separare fasi liquide apriti cielo. Senza contare che l'efficienza della disidratazione per semplice drenaggio è estremamente bassa, occorre tempo e può dare luogo a maleodorazioni e putrefazioni se il materiale aspirato è anche organico.
Ma questa ditta ha un piazzale molto sporco? è dilavato da pioggia oppure è al coperto? se del primo caso, perchè non ha una vasca di prima pioggia o un trattamento di acque reflue di dilavamento autorizzati?
Ovviamente dovrebbe valutare tutto il contorno, i quantitativi, le frequenze di rimozione e deposito, avranno fatto dei conti ma credo che il risparmio che vanno a ottenere sia risicato. Ammesso che riescano a spuntarla per i motivi di cui sopra: i rifiuti liquidi si aspirano con la botte e si trasportano ai centri autorizzati dove si possono trattare, non si rimestano sul posto, almeno il mondo va così
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Luciano Pippo
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Re: condizionamento rifiuti mediante cassoni drenanti

Messaggio da Luciano Pippo »

grazie, è la stressa conclusione che avevo in testa, ovvero, non è necessario che intervenga un trattamento fisico mediante l'utilizzo di macchine piuttosto che di reagenti, per definire questa operazione come tale. in sostanza nel momento in cui la macchina opera l'aspirazione utilizzando l'acqua per ottenere un miglior risultato migliore si costituisce il rifiuto. e quindi ogni operazione a cui viene sottoposto la soluzione acquosa è di fatto un ricondiziona mento, separazione o altro che muta la composizione e le caratteristiche rifiuto stesso. grazie ancora
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